| 5 | | [titolo] |
| 6 | | Dello stesso autore presso l'editore Bompiani |
| 7 | | [frontespizio] |
| 8 | | [colophon] |
;1980.0105 | 9 | | Naturalmente un manoscritto |
| 16 | | Nota |
| | | {testo} |
| 17 | | Prologo |
| 27 | | Primo giorno |
| 29 | Prima. | Dove si arriva ai piedi dell'abbazia e Guglielmo dà prova di grande acume |
| 35 | Terza. | Dove Guglielmo ha una istruttiva conversazione con l'Abate. |
| 48 | Sesta. | Dove Adso ammira il portale della chiesa e Guglielmo ritrova Ubertino da Casale. |
| 73 | Verso nona. | Dove Guglielmo ha un dialogo dottissimo con Severino erborista. |
| 79 | Dopo nona. | Dove si visita lo scriptorium e si conoscono molti studiosi, copisti e rubricatori nonché un vegliardo cieco che attende l'Anticristo. |
| 92 | Vespri. | Dove si visita il resto dell'abbazia. Guglielmo trae alcune conclusioni sulla morte di Adelmo. |
| 101 | Compieta. | Dove Guglielmo e Adso godono della lieta ospitalità dell'Abate e della corrucciata conversione di Jorge. |
| 107 | | Secondo giorno. |
| 109 | Mattutino. | Dove poche ore di mistica felicità sono interrotte da un sanguinosissimo evento. |
| 118 | Prima. | Dove Bencio da Upsala confida alcune cose, altre ne confida Berengario da Arundel e Adso apprende cosa sia la vera penitenza. |
| 128 | Terza. | Dove si assiste a una rissa tra persone volgari, Aymaro da Alessandria fa alcune allusioni e Adso medita sulla santità e sullo sterco del demonio. |
| 128 | - | Poi Guglielmo e Adso tornano nello scriptorium, Guglielmo vede qualcosa d'interessante, ha una terz conversazione sulla liceità del riso, ma in definitiva non può guardare dove vorrebbe. |
| 142 | Sesta. | Dove Bencio fa uno strano racconto da cui si apprendono cose poco edificanti sulla vita dell'abbazia. |
| 147 | Nona. | Dove l'Abate si mostra fiero delle ricchezze della sua abbazia e timoroso degli eretici, e alla fine Adso dubita di aver fatto male ad andare per il mondo. |
| 161 | Compieta. | Dove si entra nell'Edificio, si scopre un visitatore misterioso, si trova un messaggio segreto con segni da negromante, e scompare, appena trovato, un libro che poi sarà ricercato per molti altri capitoli, né ultima vicissitudine è il furto delle preziose lenti di Guglielmo. |
| 173 | Notte. | Dove si penetra finalmente nel labiritnto, si hanno strane visioni e, come accade nei labirinti, ci si perde. |
| 183 | | Terzo giorno |
| 185 | Da laudi a prima. | Dove si trova un panno sporco di sangue nella cella di Berengario scomparso, ed è tutto. |
| 186 | Terza. | Dove Adso nello scriptorium riflette sulla storia del suo ordine e sul destino dei libri. |
| 190 | Sesta. | Dove Adso riceve le confidenze di Salvatore, che non si possono riassumere in poche parole, ma che gli ispirano molte preoccupate meditazioni. |
| 199 | Nona. | Dove Guglielmo parla ad Adso del gran fiume ereticale, della funzione dei semplici nella chiesa, dei suoi dubbi sulla conoscibilità delle leggi generali, e quasi per inciso racconta come ha decifrato i segni negromantici lasciati da Venanzio. |
| 213 | Vespri. | Dove si parla ancora con l'Abate, Guglielmo ha alcune idee mirabolanti per decifrare l'enigma del labirinto, e ci riesce nel modo più ragionevole. |
| 213 | - | Poi si mangia il casio in pastelletto. |
| 224 | Dopo compieta. | Dove Ubertino racconta ad Adso la legge in biblioteca per conto suo, e poi gli accade di avere un incontro con una fanciulla bella e terribile come un esercito schierato a battaglia. |
| 254 | Notte. | Dove Adso sconvolto si confessa con Guglielmo e medita sulla funzione della donna nel piano della creazione, poi però scopre il cadavere di un uomo. |
| 261 | | Quarto giorno |
| 263 | Laudi. | Dove Guglielmo e Severino esaminano il cadavere di Berengario, scoprono che ha la lingua nera, cosa singolare per un annegato. |
| 263 | - | Poi discutono di veleni dolorosissimi e di un furto remoto. |
| 270 | Prima. | Dove Guglielmo induce prima Salvatore e poi il cellario a confessare il loro passato, Severino ritrova le lenti rubate, Nicola porta quelle nuove e Guglielmo con sei occhi va a decifrare il manoscritto di Venanzio. |
| 280 | Terza. | Dove Adso si dibatte nei parimenti d'amore, poi arriva Guglielmo col testo di Venanzio, che continua a rimanere indecifrabile anche dopo esser stato decifrato. |
| 290 | Sesta. | Dove Adso va a cercar tartufi e trova i minoriti in arrivo, questi colloquiano a lungo con Guglielmo e Ubertino e si apprendono cose molto tristi su Giovanni XXII. |
| 303 | Nona. | Dove arrivano il cardinale del Poggetto, Bernardo Gui e gli altri uomini di Avignone, e poi ciascuno fa cose diverse. |
| 306 | Vespri. | Dove Alinardo sembra dare informazioni preziose e Guglielmo rivela il suo metodo per arrivare a una verità probabile attraverso una serie di sicuri errori. |
| 310 | Compieta. | Dove Salvatore parla di una magia portentosa. |
| 313 | Dopo compieta. | Dove si visita di nuovo il labirinto, si arriva alla soglia del finis Africae ma non ci si può entrare perché non si sa cosa siano il primo e il settimo dei quattro, e infine Adso ha una ricaduta, peraltro assai dotta, nella sua malattia d'amore. |
| 330 | Notte. | Dove Salvatore si fa miseramente scoprire da Bernardo Gui, la ragazza amata da Adso viene presa come strega e tutti vanno a letto più infelici e preoccupati di prima. |
| 337 | | Quinto giorno |
| 339 | Prima. | Dove ha luogo una fraterna discussione sulla povertà di Gesù. |
| 353 | Terza. | Dove Severino parla a Guglielmo di uno strano libro e Guglielmo parla ai legati di una strana concezione del governo temporale. |
| 362 | Sesta. | Dove si trova Severino assassinato e non si trova più il libro che lui aveva trovato. |
| 373 | Nona. | Dove si amministra la giustizia e si ha la imbarazzante impressione che tutti abbiano torto. |
| 394 | Vespri. | Dove Ubertino si dà alla fuga, Bencio incomincia a osservare le leggi e Guglielmo fa alcune riflessioni sui vari tipi di lussuria incontrati quel giorno. |
| 400 | Compieta. | Dove si ascolta un sermone sulla venuta dell'Anticristo e Adso scopre il potere dei nomi propri. |
| 411 | | Sesto giorno |
| 413 | Mattutino. | Dove i principi sederunt, e Malachia stramazza al suolo |
| 418 | Laudi. | Dove viene eletto un nuovo cellario ma non un nuovo bibliotecario. |
| 421 | Prima. | Dove Nicola racconta tante cose, mentre si visita la cripta del tesoro. |
| 428 | Terza. | Dove Adso, ascoltando il ‘Dies irae”, ha un sogno o visione che dir si voglia. |
| 439 | Dopo terza. | Dove Guglielmo spiega ad Adso il suo sogno. |
| 442 | Sesta. | Dove si ricostruisce la storia dei bibliotecari e si ha qualche notizia in più sul libro misterioso. |
| 447 | Nona. | Dove l'Abate si rifiuta di ascoltare Guglielmo, parla del linguaggio delle gemme e manifesta il desiderio che non si indaghi più su quelle tristi vicende. |
| 456 | Tra vespro e compieta. | Dove in breve si racconta di lunghe ore di smarrimento. |
| 459 | Dopo compieta. | Dove, quasi per caso, Guglielmo scopre il segreto per entrare nel finis Africae. |
| 465 | | Settimo giorno |
| 467 | Notte. | Dove, a riassumere le rivelazioni prodigiose di cui qui si parla, il titolo dovrebbe essere lungo quanto il capitolo, il che è contrario alle consuetudini. |
| 483 | Notte. | Dove avviene l'ecpirosi e a causa della troppa virtù prevalgono le forze dell'inferno. |
| 497 | | Ultimo folio |
| 503 | | _ |
| 505 | | Indice |
| 512 | | [SIAE] |
| 512 | | [tipografia] |
| 514 | | ___ |
| 515 | | [mappa abbazia] |