[i][c]
Severino, Emanuele
Il nulla e la poesia alla fine dell'età della tecnica: Leopardi
Rizzoli
Milano 1990.1
ISBN: 978-88-17-53753-7
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#poesia #zerologia

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  [i][c] INDICE:
3[frontespizio]
4[colophon]
5Sommario
17[titolo]
1990.032119Prefazione
23      I.Leopardi e i greci
25            I.Il dolore e la verità
25                  1.Il fuoco annientante
26                  2.Il fuoco di Argo
27                  3.«Scintillanti sovrani» e /laquo;nodi quasi di stelle/raquo;
28                  4.Eschilo e Leopardi
29                  5.Il «volcano ardente»
30            II.Il divenire
30                  1.Eternità del divenire
31                  2.Eraclito e Leopardi
32                  3.«Perpetuo circuito»
33                  4.Stratone e Leopardi
34                  5.L'evidenza del divenire
35                  6.«Spazio infinito dell'eternità», materia, fuoco
37            III.Il nulla
37                  1.«Tutto è nulla»
38                  2.In che senso tutto è nulla
39                  3.Non c'è contraddizione ad affermare che le cose possono non essere
40                  4.La follia dell'Occidente
41                  5.Sulla linea più avanzata della coscienza che l'Occidente può avere di se stesso
42                  6.«Solido nulla»
45      II.Il nulla e il dolore
47            I.L'innocenza del divenire
47                  1.Il pensiero di Leopardi come paradigma dell'alterazione del più antico pensiero filosofico
48                  2.Il frammento 52 di Eraclito
49                  3.Il «fanciullo invicto»
50                  4.Carattere ideale dello spazio e del tempo
51                  5.Carattere ideale dell'infinito e dell'eternità
53            II.Dolore e conoscenza del nulla
53                  1.Il gioco della natura e l'«ordine naturale»: due sensi della «natura» ...
54                  2.... e loro complementarietà
57                  3.Il «pensiero» di pagina 56
58                  4.L'infelicità e il nulla
59                  5.Il dolore nel pensiero preontologico e ontologico
61            III.L'infelicità e il principio di non contraddizione
61                  1.L'uomo come essere contraddittorio
62                  2.La «cosa» «corrotta totalmente»
63                  3.La negazione del principio di non contraddizione
64                  4.L'affermazione dell'immortalità per evitare la negazione del principio di non contraddizione
65                  5.La negazione limitata del principio di non contraddizione
67      III.Natura e ragione
69            I.La «saviezza» della natura
69                  1.Innaturalità del pensiero e contraddizione
69                  2.L'«illusione» evita la contraddizione; la natura come volontà di essere
70                  3.Ripresa: le illusioni evitano la «discordanza assoluta»; la «saviezza» della natura; l'innaturalità del pensiero
72            II.Ragione e pazzia
72                  1.Lo «spirito», il «corpo», la verità delle cose
73                  2.L'unità di verità e felicità e la fede nel divenire
74                  3.«Verissima pazzia»
76            III.Le forme storiche del dolore
76                  1.«Dolore antico» e «dolore moderno»
77                  2.Infelicità accidentale e infelicità sostanziale
78                  3.Conferma: alla radice della differenza tra dolore antico e moderno
79      IV.Esistenza e poesia
81            I.La volontà di essere
81                  1.Il «sistema della natura»
82                  2.L'esistenza vuole se stessa
82                  3.«Amor proprio» e «amor del piacere»
83                  4.Il fondmento dell'angoscia
85            II.La felicità impossibile
85                  1.La felicità e l'«immaginaria»
86                  2.«La felicità è impossibile» (P 165-83, 4192, 4477)
87                  3.La «superiorità» degli antichi
88            III.La poesia
88                  1.L'infinito
88                  2.Il nulla e la poesia
89                  3.«io nel pensier mi fingo ...»
91                  4.L'infinito e la poesia
92                  5.L'«aura di prosperità»
95      V.La «cosa più spirituale» e la «cosa più materiale»
97            I.L'infinità materiale
97                  1.Ancora sul carattere illusorio dell'infinito
98                  2.L'«infinità materiale» e la «materia»
98                  3.Sentimento della nullità e amor proprio
99                  4.Il testo di P179-80
100                  5.In che senso il sentimento del nulla è «conseguenza immediata e necessaria» dell'angoscia
102            II.La «vita futura»
102                  1.P 179-80 come rettifica di P 106-07
103                  2.Il desiderio dell'infinito non consente di affermare la spiriturale dell'anima
104                  3.Spiritualità del sentimento e materialità della ragione
105                  4.Finitezza e spazio-temporalità sensibile della «materia»
107            III.Quando si dispera «il ritorno delle illusioni»
107                  1.Il superamento del platonismo di P 106-07
108                  2.«L'anima riceve vita»
109                  3.Naturalità (P 106-07) e innaturalità del sentimento del nulla
110                  4.Il carattere materiale della ragione in P 106-07
110                  5.La «malattia dell'animo»
113      VI.La noia
115            I.Il sistema della natura e la noia
115                  1.Il «principio» e le «conseguenze» necessrie del sistema della natura
116                  2.Le «conseguenze fondamentali»
117                  3.La noia non è una conseguenza necessaria
118                  4.L'apparire del nulla
120            II.«Figlia» e «madre del nulla»
120                  1.Omnipresenza della noia
121                  2.La «forza» del riferimento al nulla
122                  3.«La passione più contraria e lontana alla natura»
124                  4.«Il nulla nell'esistenza»
126            III.La filosofia e la noia
126                  1.Identità e differenza dell'essere e del nulla: la dimensione intermedia della noia
127                  2.La conoscenza filosofica e la noia
128                  3.Il carattere storico della noia
129                  4.«Natura assoluta» e «natura corrotta»
133      VII.L'opera del genio
135            I.La sopravvivenza dell'illusione
135                  1.La «radice vigorosissima» dell'illusione
136                  2.«Io sapeva, perché oggidì non si può non sapere, ma quasi come non sapessi»
137                  3.La volontà di non esistere è volontà di esistere
138                  4.Il testo di P 259-61
141            II.L'unione della verità e della non verità
141                  1.Ricever vita dalla forza con cui si sente la morte di tutte le cose
142                  2.La verità implica l'illusione
143                  3.Rovesciamento dell'argomento contro lo scettico
144                  4.Il prevalere sulla noia
145                  5.In che senso quel che «uccide l'anima» «apre il cuore e ravviva»
146                  6.Ripresa del § 4
148            III.L'illusione come rimedio
148                  1.L'«innalzarsi» dell'anima
149                  2.«Lo spettacolo della nullità» «par che ingrandisca l'anima ... la innalzi e la soddisfaccia ... della propria disperazione»; «il piacere dell'annientamento»: Leopardi e Nietzsche
150                  3.L'illusione dell'eterno
152            IV.A se stesso
152                  1.«ch'eterno io mi credei»
153                  2.Il perire delle illusioni e dell'esistenza
154                  3.«Ben sento»: l'illusione permane
155                  4.«l'ultima volta» e l'eternità non detta
157      VIII.La dialettica
159            I.La ragione come «esperienza» dell'errore
159                  1.Poesia e filosofia
160                  2.Natura e ragione come «contrari»
161                  3.La ragione non può «ignorare» e «il poetico della natura»: il testo di P 1834-35
162                  4.Inseparbilità di ragione e «esperienza» dell'errore
164            II.Il passare in altro
164                  1.Isolata dalla conoscenza dell'illusione, la rgione è illusione
165                  2.La dialettica in Hegel e in Leopardi
167                  3.Il rapporto con Platone
168            III.Dialettica simmetrica e asimmetrica
168                  1.Il «godimento» dell'idea e la «moderna sapienza»
169                  2.In che senso la ragione determina il contraddirsi della natura
171                  3.Asimmetria del rapporto tra ragione e natura
173      IX.La filosofia
175            I.Nobiltà e egoismo della filosofia
175                  1.Due definizioni opposte della filosofia
176                  2.Separazione di filosofia e poesia, e filosofia moderna
177                  3.In che senso la filosofia è, insieme, «nobile» e «dottrina della scedlleraggine ragionata»
179                  4.Nota a P 125
180            II.La ragione moderna
180                  1.La noia e l'egoismo
182                  2.Il principe moderno e i «buoni» principi
183                  3.La filosofia come dottrina della volontà di potenza
184                  4.Filosofia, rivoluzione, inazione
186            III.L'«ultrafilosofia»
186                  1.Il futuro dell'Occidente
188                  2.L'età dei lumi e l'«ultrafilosofia»
189                  3.L'alternativa
191      X.Il culmine della parabola
193            I.Civiltà della tecnica e annientamento
193                  1.La civiltà della tecnica e il fallimento della ragione moderna
195                  2.L'imperscrutabilità del «gioco» e del divenire
196                  3.La ragione e l'annientamento del «genere»
198            II.La parabola dell'occidente
198                  1.Ripresa: l'autoannientamento della volontà di potenza
199                  2.La parabola verso il nulla e il suo culmine
200                  3.Palinodia e La ginestra: il paradiso della tecnica
201                  4.Continuità del pensiero di Leopardi
203            III.L'essenza della filosofia moderna e il paradiso della tecnica
203                  1.Ripresa: l'avvento della ragione e lo scontro delle illusioni
205                  2.Nullità e carattere matematico dell'esistente: in che senso la volontà di potenza si serve della filosofia moderna
206                  3.L'essenza nascosta della filosofia moderna
207                  4.Il pensiero di Leopardi e l'essenza della filosofia contemporanea
208                  5.«Ragione pura» e paradiso della tecnica
210                  6.La matematica, il nulla, il pardiso della tecnica
213      IX.Il lume
215            I.Le tenebre e la luce
215                  1.Vangelo di Giovanni, III, 19
216                  2.Pascal e Leopardi
217                  3.« ... chi lui segue ... »
218            II.Tenebre e luce: forma storica del loro rapporto
218                  1.Il «lume» e l'osservazione del nulla
219                  2.Il traperlare dell'essenza nascosta e la luce diretta
220                  3.Il pensiero moderno e il secolo XIX
222                  4.Il «tempo moderno» e «il saper nostro»
223            III.L'intreccio dell'annientamento
223                  1.Annientamento specifico e universale, «natura» e «mortal seme»
224                  2.«Misericordia» della «natura»
226                  3.Natura e Dio
227                  4.L'implicazione tra ragione annientante e natura annientante
229                  5.Ripresa: annientamento generico e annientamento specifico
231                  6.« ... e dentro il fere»
233      XII.La ginestra
235            I.«Qui»
235                  1.Forma visibile e forma radicale della ragione annientante
236                  2.Il «fiore» e il «deserto»
237                  3.«Qui»
238                  4.«contenta dei deserti»
240            II.Il profumo e il nisus
240                  1.« ... un profumo, / che il deserto consola ... »
241                  2.Il profumo, il cantore, la nobile natura, l'rdimento
242                  3.La ginestra, vv. 297-317: la supplica e l'orgoglio
244                  4.Le supplici
244                  5.Il paradiso antico e il paradiso moderno
246            III.Lentezza e prosperità
246                  1.«lenta ginestra»
247                  2.«Aura di prosperità» della ginestra
248                  3.Ancora «a se stesso»
249                  4.Ripresa: «tornano a rifiorire»
251      XIII.L'amore
253            I.« ... a sollevar s'ardisce / gli occhi mortali ... »
253                  1.La ginestra, vv. 111-25
254                  2.«Nobil natura»
255                  3.L'egoismo e l'amore
256                  4.I due lati della colpevolezza
259            II.«Umana compagnia»
259                  1.La ginestra, vv. 119-44
261                  2.La «guerra comune»
262                  3.Anche il «vero» amore è illusorio
264                  4...., ma appartiene alla grandezza del canto
265                  5.«altra radice»: etica e poesia
268                  6.«nulla al ver detraendo» (v. 115) - «vero amor» (v. 132): a) analisi del testo
269                  7.«nulla al ver detraendo» ( v. 115) - «vero amor» (v. 132): b) conferme
272            III.Boschi di ginestra
272                  1.La ginestra, vv. 145-57
273                  2.«Età dell'oro» e «secolo d'argento»
274                  3.«Selve odorate»
275                  4.«Congiurati i mondi»
277                  5.Genius
279      XIV.La matematica
281            I.Il nulla e l'analisi
281                  1.Il paradiso della ragione e la «verissima pazzia»
283                  2.La matematica e il nulla
284                  3.Laragione e l'analisi
286            II.La ragione e lo sviluppo dell'analisi
286                  1.P 2942-3; il carattere analitico degli enti e il divenire
287                  2.Lo sviluppo dell'analisi
288                  3.«Il nulla è negli oggetti»
290                  4.«Il poco e il nulla è negli oggetti»
291                  5.La ragione «vede tutto il visibile»
292            III.La felicità, l'infinito e l'analisi
292                  1.L'infinito e l'analisi
293                  2.La felicità e l'analisi
294                  3.Verso il dominio della ragione matematica
297      XV.La matematica e il genio
299            I.Perfezione e imperfezione della ragione matematica
299                  1.Le «matematiche non sono innatura»
300                  2.La felicità dopo la corruzione
301                  3.La ragione ritorna «in parte» alla natura
302                  4.L'imperfezione della ragione perfetta
305            II.Necessità e natura
305                  1.Necessità della ragione e non necessità della natura
307                  2.L'approssimazione della natura e i mali che non derivano dall'uomo
308                  3.Ripresa: «tutto il preciso non è naturale»
310            III.L'«eminenza» del genio
310                  1.La matematica e il genio
311                  2.Una matematica diversa
313                  3.Il poeta-filosofo
314                  4.Il genio e l'unificazione
316                  5.Il rapporto dell'analitico con se stesso
317                  6.Il «colpo d'occhio»
318                  7.Il «colpo d'occhio» e la «padronanza» sulla natura
321      XVI.Alla fine dell'età della tecnica
323            I.L'«incivilimento moderno»
323                  1.«I lumi eccessivi»
324                  2.La «libertà»
325                  3.L'«ultrafilosofia» e il «colpo d'occhio» del genio
326                  4.Ripresa: l'orrore antico e l'orrore del genio
327                  5.«In parte»: La ginestra, vv. 75,150
330            II.«L'ultimo quasi rifugio della natura»
330                  1.Dalla separazione all'unità di poesia e filosofia
332                  2.«Verità» e «inganno» della poesia
333                  3.L'«inganno intellettuale» e l'«inganno fantastico»
334                  4.L'infinito come contenuto e come forma della poesia
336                  5.Il «commercio coi sensi» e i «diletti celesti»
338            III.La retroguardia dell'essere
338                  1.L'«esaltamento» e la verità
339                  2.L'annientamento della ginestra
341                  3.La potenza della ginestra
342                  4.Il pensiero di Leopardi e l'Occidente
343                  5.Leopardi, Nietzsche, Schopenhauer
345                  6.Eschilo, la téchne della scienza e della poesia
346                  7.Il genio e la Parola
348_
351[tipografia]
352[SIAE]
352___

 
 [i][c] CRONOLOGIA:
 
 
1600 1600 1700 1700 1800 1800 1900 1900 2000 2000 1650 1750 1850 1950 2050 Severino, Emanuele ( 1929.0226 - 2020.0117 ) https://emanueleseverino.com/ Severino, Emanuele Leopardi, Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro ( 1798.0629 - 1837.0614 ) https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi Leopardi, Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Nietzsche, Friederich Wilhelm ( 1844.1015 - 1900.0825 ) https://en.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Nietzsche Nietzsche, Friederich Wilhelm Hegel, Georg Wilhelm Friedrich ( 1770.0827 - 1831.114 ) https://it.wikipedia.org/wiki/Georg_Wilhelm_Friedrich_Hegel Hegel, Georg Wilhelm Friedrich Pascal, Blaise ( 1623.0619 - 1662.0819 ) https://it.wikipedia.org/wiki/Blaise_Pascal Pascal, Blaise Schopenhauer, Arthur ( 1788.0222 - 1860.0921 ) https://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Schopenhauer Schopenhauer, Arthur 1523.0619 4220.0117 1990.1



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