[i][c]
Jonas, Hans & Portinaro, Pier Paolo (tr.)
Il principio responsabilità
Einaudi
[Piccola Biblioteca Einaudi Nuova Serie 468]
Torino 2009
ISBN: 9788806201050
CL: 20105
Cover
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  [i][c] INDICE:
XVIntroduzione [Pier Paolo Portinaro]
XXVIIPrefazione dell'autore
I.La mutata natura dell'agire umano
      I.L'esempio dell'antichità
            1.L'uomo e la natura
            2.L'opera umana della «città»
      II.Caratteristiche dell'etica tradizionale
      III.Nuove dimensioni della responsabilità
            1.La vulnerabilità della natura
            2.Il ruolo nuovo del «sapere» nella morale
            3.Ha anche la natura «diritti»?
      IV.La tecnologia come «vocazione» dell'umanità
            1.L'homo faber oltre l'homo sapiens
            2.La città universale come seconda natura e il dover essere dell'uomo nel mondo
      V.Vecchi e nuovi imperativi
      VI.Forme precedenti dell'«etica del futuro»
            1.L'etica del compimento nell'al di là
            2.La responsabilità dello statista circa il futuro
            3.L'utopia moderna
      VII.L'uomo in quanto oggetto della tecnica
            1.Il prolungamento della vita
            2.Il controllo del comportamento
            3.Manipolazione genetica
      VIII.La dinamica «utopica» del progresso tecnico e l'eccesso di responsabilità
      IX.Il vuoto etico
II.Questioni relative ai fondamenti e al metodo
      I.Sapere ideale e sapere reale nell'»etica del futuro»
            1.Urgenza della questione dei principî
            2.Una scienza oggettiva degli effetti a lungo teermine dell'azione tecnica
            3.Il contributo di questa scienza al sapere dei principî: l'euristica della paura
            4.Il «secondo dovere» dell'etica del futuro: acquisizione dell'idea degli effetti a lungo termine
            5.Il «secondo dovere»: mobilitazione del sentimento adeguato a ciò che viene immaginato
            6.L'incertezza delle proiezioni del futuro
            7.Il sapere del possibile euristicamente sufficiente per la dottrina dei principî
            8.Eppure apparentemente inutilizzabile per l'aplicazione dei principî alla politica
      II.Priorità della previsione cattiva su quella buona
            1.Le probabilità nelle grandi imprese azzardate
            2.La dinamica cumulativa degli sviluppi tecnici
            3.Il carattere sacrosanto del soggetto dell'evoluzione
      III.L'elemento della scommessa nell'agire
            1.Nella mia scommessa posso puntare sugli nteressi altrui?
            2.Posso mettere in gioco la totalità degli interessi altrui?
            3.Il migliorismo non giustifica la posto in gioco totale
            4.Nessun diritto dell'umanità al suicidio
            5.Non si può fare dell'esistenza «umana» una posta in gioco
      IV.Il dovere verso il futuro
            1.Eliminazione della reciprocità nell'etiica del futuro
            2.Il dovere nei confronti dei discendenti
            3.Il dovere verso l'esserci e l'essere-così della discendenza in genere
                  a)Il dovere verso la discendennza necessita di una fondazione?
                  b)Priorità del dovere verso l'esistenza
                  c)Il primo imperativo: che ci sia un'unanimità
            4.La responsabilità ontologica per l'idea dell'uomo
            5.L'idea ontologica genera un imperativo categorico, non ipotetico
            6.Due dogmi: «nessuna verità metafisica»; «nessuna via dall'essere al dover essere»
            7.Sulla necessità della metafisica
      V.Essere e dover essere
            1.Il dover essere di qualcosa
            2.Laa preferenza dell'essere rispetto al nulla e l'individuo
            3.Il senso del quesito leibniziano: «Perché esiste qualcosa e non nulla?»
            4.Alla questione di un possibile «dover essere dell'essere» (Seinsollen) si può rispondere indipendentemente dalla religione
            5.La questione si trasforma in quella relativa allo status del «valore»
III.Sugli scopi e la loro posizione nell'essere
      I.Il martello
            1.Costituito dallo scopo
            2.Lo scopo non risiede nella cosa
      II.Il tribunale
            1.Immanenza dello scopo
            2.Invisibilità dello scopo nell'apparato corporeo
            3.Il mezzo non sopravvive all'immanenza del fine
            4.Segnalazione dello scopo mediante gli strumenti materiali
            5.Il tribunale e il martello: lo scopo è insito nell'uomo
      III.La deambulazione
            1.Mezzi artificiali e naturali
            2.La diffferenza tra mezzo e funzione (uso)
            3.Strumento, organo e organismo
            4.La serie oggettiva scopo-mezzo nell'agire umano
            5.Ripartizione e meccanica oggettiva della serie nell'agire animale
            6.Il potere causale degli scopi soggettivi
      IV.L'organo della digestione
            1.La tesi della pura appartenenza dello scopo nell'organismo fisico
            2.La causalità rispetto allo scopo è limitata a esseri dotati di soggetività?
                  a)L'interpretazione dualistica
                  b)La teoria monistica dell'emersione
            3.Causalità orientata verso lo scopo anche nella natura pre conscia
                  a)L'astinenza delle scienze naturali
                  b)Il carattere fittizio dell'astinenza e la sua autocorrezione per mezzo del'esistenza scientifica
                  c)Il concetto di scopo al di là della soggettività: compatibilità con la scienza naturale
                  d)Lo scopo al di là della soggettività: il senso del concetto
                  e)Volontà, occasione e canalizzazione della causalità
      V.Realtà naturale e validità: dalla questione dello scopo alla questione del valore
            1.Universalità e legittimità
            2.Libertà di negare il verdetto della natura
            3.Il carattere indimostrato del dovere di approvare il verdetto
IV.Il bene, il dover essere e l'essere: la teoria della responsabilità
      I.Essere e dover essere
            1.Il «bene» o il «male» in relazione allo scopo
            2.Finalità come bene-in-sé
            3.L'autoaffermazione dell'essere nello scopo
            4.Il sí della vita: enfaticamente come no al non-essere
            5.La forza normativa del sí ontologico per l'uomo
            6.La problematicità di un dover essere distinto dalla volontà
            7.«Valore» e «bene»
            8.Il fare il bene e l'essere dell'attore: il primato della «causa» (Sache)
            9.Il ruolo del sentimento nella teoria etica tradizionale
                  a)L'amore verso il «bene supremo»
                  b)L'azione per l'azione
                  c)Il «rispetto» kantiano «dinanzi alla legge»
                  d)Il punto di vista dell'indagine seguente
      II.Teoria della responsabilità: prime distinzioni
            1.Responsabilità come imputazione causale delle azioni compiute
            2.Responsabilità per il da-farsi; il dovere del potere
            3.Che cosa significa «agire in modo irresponsabile»?
            4.La responsabilità, un rapporto non reciproco
            5.Responsabilità naturale e contrattuale
            6.La responsabilità liberamente scelta del politico
            7.La responsabilità del politico e quella dei genitori: contrasti
      III.Teoria della responsabilità: genitori e uomo di stato quali paradigmi eminenti
            1.Primaria è la responsabilità dell'uomo per l'uomo
            2.L'esistenza dell'umanità: il «primo comandamento»
            3.La «responsabilità» dell'artista per la sua opera
            4.I genitori e l'uomo di Stato: la totalità delle responsabilità
            5.Compenetrazione di entrambe le responsabilità nell'oggetto
            6.Analogie di entrambe sul piano emotivo
            7.Genitori e uomo di Stato: la continuità
            8.Genitori e uomo di Stato: il «futuro»
      IV.Teoria della responsabilità: l'orizzonte del futuro
            1.Il fine dell'educazione: la maturità
            2.L'evoluzione storica non è paragonabile allo sviluppo organico
            3.«Giovinezza» e «vecchiaia» come metafore storiche
            4.L'occasione storica: ilò riconoscimento senza sapere predittivo (Filippo di Macedonia)
            5.Il ruolo della teoria nella previsione: l'esempio di Lenin
            6.Previsione sulla base di sapere analitico-causale
            7.Previsione sulla base di una teoria speculativa: il marxismo
            8.La teoria che si autoadempie e la spontaneità dell'agire
      V.Fino a che punto la responsabilità politica s'inoltra nel futuro?
            1.Ogni arte di governo è responsabile per la possibilità della politica futura
            2.Orizzonti prossimi e lontani in condizioni di mutamento permanente
            3.L'aspettativa dei progressi tecnico-scientifici
            4.L'arco temporale universalmeente ampliato dell'attuale responsabilità collettiva
      VI.Perché finora la «responsabilità» non è stata al centro della teoria etica
            1.L'ambito piú ristretto del sapere e del potere: il fine della permanenza
            2.L'assenza della dinamica
            3.L'orientamento «verticale» e non «orizzontale» dell'etica tradizionale (Platone)
            4.Kant, Hegel, Marx: il processo storico come escatologia
            5.L'attuale capovolgimento della proposizione: «Puoi, dunque devi»
            6.Il potere dell'uomo - la radice del dover essere della responsabilità
      VII.Il bambino - L'oggetto originario della responsabilità
            1.Il «deve» elementare nell'«è» del neonato
            2.Appelli meno insistenti di un dover essere
            3.L'evidenza archetipica del lattante per l'essenza della responsabilità
V.La responsabilità oggi: il futuro minacciato e l'idea di progresso
      I.Il futuro dell'umanità e il futuro della natura
            1.La solidarietà di interesse con il mondo organico
            2.L'egoismo della specie e l'equilibrio simbiotico complessivo
            3.Perturbazione dell'equilibrio simbiotico da parte dell'uomo
            4.Il pericolo fa del «no al non essere» il nostro dovere primario
      II.La minaccia di sventura dell'ideale baconiano
            1.La minaccia della catastrofe proveniente dal successo smisurato
            2.Dialettica del potere sulla natura e coazione a esercitarlo
            3.Alla ricerca del «potere sul potere»
      III.È il marxismo oppure e il capitalismo in grado di affrontare meglio il pericolo?
            1.Il marxismo in quanto escutore dell'ideale baconiano
            2.Il marxismo e l'industrializzazione
            3.La valutazione delle chances di affrontare la minaccia tecnologica
                  a)L'economia dei bisogni contro l'economia del profitto. La burocrazia contro l'imprenditorialità
                  b)Il vantaggio del potere governativo totalitario
                  c)Il vantaggio di una morale ascetica delle masse e la questione della sua durata nel comunismo
                  d)Può l'entusiasmo per l'utopia essere trasformato in entusiasmo per l'austerità? (Politica e verità)
                  e)Il vantaggio dell'uguaglianza per la disponibilità ai sacrifici
            4.Bilancio: il vantaggio del marxismo
      IV.La verifica concreta delle opportunità astratte
            1.La motivazione del profitto egli incentivi alla massimizzazione nello Stato nazionale comunista
            2.Il comunismo mondiale non costituisce una difesa dall'egoismo economico regionale
            3.Il culto della tecnica nel marxismo
            4.La seduzione dell'utopia nel marxismo
      V.L'utopia dell'«uomo autentico» che deve ancora venire
            1.Il «superuomo» nietzscheano in quanto uomo autentico del futuro
            2.La società senza classi quale condizione per l'avvento dell'uomo autentico
                  a)Superiorità culturale della società senza classi?
                  b)Superiorità morale dei cittadini di una società senza classi?
                  c)Il benessere materiale quale condizione causale dell'utopia marxista
      VI.L'utopia e l'idea di progresso
            1.Necessità di abbandonare l'ideale utopico
                  a)Il pericolo psicologico della promessa di benessere
                  b)Verità o non verità dell'ideale e il compito dei responsabili
            2.Sulla problematica del «progresso morale»
                  a)Il progresso nell'individuo
                  b)Il progresso nella civiltà
            3.Il progresso nella scienza e nella tecnica
                  a)Il progresso scientifico e il suo prezzo
                  b)Il progresso tecnico e la sua ambivalenza morale
            4.Sulla moralità delle istituzioni sociali
                  a)Effetti demoralizzanti del dispotismo
                  b)Effetti demoralizzanti dello sfruttamento economico
                  c)Il «buon Stato»: libertà politica e moralità civile
                  d)Il carattere compromissorio dei sistemi liberali
            5.I vari tipi di utopie
                  a)Lo Stato ideale e il miglior Stato possibile
                  b)La novità dell'utopia marxista
VI.La critica dell'utopia e l'etica della responsabilità
      I.I dannati della terra e la rivoluzione mondiale
            1.Mutamento nella configurazione della «lotta di classe» in seguito alla nuova distribuzione planetaria della sofferenza
                  a)Pacificazione del «proletario industriale» occidentale
                  b)La lotta di classe come lotta delle nazioni
            2.Risposte politiche alla nuova costellazione della lotta di classe
                  a)Una politica costruttiva globale nell'interesse nazionale
                  b)L'appello alla violenza nel nome dell'utopia
      II.Critica dell'utopismo marxista
            A. Prima tappa:Le condizioni reali o della possibilità dell'utopia
            1.«Ricostruzione del pianeta-terra» mediante tecnologia scatenata
            2.I limiti di tolleranza della natura: utopia e fisica
                  a)Il problema della nutrizione
                  b)Il problema delle materie prime
                  c)Il problema energetico
                  d)L'ultimatum del problema termico
            3.L'imperativo permanente del risparmio energetico in economia e il suo veto contro l'utopia
                  a)Progresso con cautela
                  b)La moderazione negli obiettivi contro l'immodestia dell'utopia
                  c)Perché, dopo averne dimostrata l'impossibilità esterna, è ancora necessaria la critica interna dell'ideale
            B. Seconda tappa:La realizzazione del sogno, ovvero la desirabilità dell'utopia
            1.Definizione contenutistica dello stato utopico
                  a)Il regno della libertà in Karl Marx
                  b)Ernst Bloch e il paradiso terrestre dell'otium attivo
                        (i)«Il felice connubio con lo spirito»
                        (ii)Il «passatempo» e ciò che è degno dell'uomo
            2.Il «passatempo come professore» sottoposto ad analisi critica
                  a)Perdita della spontaneità
                  b)Perdita di libertà
                  c)Perdita di realtà e dignità umana
                  d)Senza necessità non esiste alcuna libertà: la dignità del reale
            3.Altri contenuti del tempo libero: i rapporti interumani
            4.La natura umanizzata
            5.Perché, dopo aver confutato l'immagine del futuro, è ancora necessaria la critica dell'immagine del passato
            C. Terza tappa:Lo sfondo negativo del sogno, ovvero della provvisorietà di tutta la storia precedente
            1.L'ontologia blochiana del non-essere-ancora
                  a)Differenza di questo «non ancora» rispetto ad altre teorie dell'essere imperfetto
                  b)«Pre-figurazione della giustizia« e »ipocrisia» nel passato
            2.Sull'«esserci già» dell'uomo autentico
                  a)L'ambiguità è una prerogativa dell'uomo
                  b)L'errore antropologico dell'utopia
                  c)Il passato come fonte del sapere umano
                  d)La «natura» umana è aperta al bene e al male
                  e)Il miglioramento delle condizioni senza l'esca dell'utopia
                  f)Ogni presente storico come fine in se stesso
      III.Dalla critica dell'utopia all'etica della responsabilità
            1.La critica dell'utopia come critica dell'esagerazione tecnica
            2.Il significato pratico della confutazione del sogno
            3.L'etica non-utopica della responsabilità
                  a)Paura, speranza e responsabilità
                  b)Per tutelare l'«integrità dell'uomo»
291                  _

 
 [i][c] CRONOLOGIA:
 
 
1900 1900 2000 2000 1950 2050 Jonas, Hans ( 1903.051 - 1993.0205 ) https://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Jonas Jonas, Hans Portinaro, Pier Paolo ( - ) Portinaro, Pier Paolo ( - ) Portinaro, Pier Paolo 1803.051 2119.0806 2009



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